Il culto della Madre e dell’infante era
molto diffuso in Egitto.
Si rappresenta spesso la dea madre Iside
che indossa la corona della Regina de Cielo
e tiene Horus sulle ginocchia.
Questa immagine ricorda quella della Vergine
e del Bambino del mondo cristiano.
Nell’arte, si evince senza dubbio la grande somiglianza tra la figura di Iside che allatta
Horus e la Madonna con bambino.
Iside che allatta Horus
«L’antico Egitto, probabilmente, ha contribuito significativamente al simbolismo iconografico della Chiesa cattolica. Ed è forse a Iside, nella funzione di protettrice dei navigatori che assunse successivamente, che la Vergine Maria deve il suo affascinante epiteto di Stella Maris, Stella del Mare» - J.G FrazerAE54
Simili coincidenze, sempre più sconcertanti, si rilevano ovunque. Per l’egittologo francese Ch. Desroches Noblecourt, « sicuramente i successori di San Pietro attinsero molto dagli antichi rituali egiziani ». Di fatto, molte caratteristiche delle diverse religioni, cristiane e non, trovano spiegazione in una comune origine babilonese. AE59
Questa immagine ricorda quella della
Vergine e del Bambino del mondo cristiano
La Madonna con Bambino
RF 3528
Hongrie
XVe siècle
Efeso fu il crogiolo dove il culto
pagano della dèa-madre
fu cristianizzato e trasformato
in una fervente devozione dedicata
a Maria divenuta “Madre di Dio”.
È ai cristiani d’ Efeso che l’apostolo Paolo aveva annunciato una tale deriva
(Atti 20:17-30 ; 2 Tessalonicesi 2:3,nota).
Nel 431 il terzo concilio ecumenico tenuto in questa città proclama Maria ‘Théotokos’ parola greca che significa ‘che genera Dio’. L’impiego di questo titolo dalla Chiesa fu determinante nello sviluppo della dottrina mariana. Le processioni dell’Assunzione potrebbero trovare il loro prototipo in quella fatta in onore di Cibele e Artemide.
Pannello della Vergine
durante l’Annunciazione
E 17118
Denon Entresol sala B vetrina M3
Risalente al V secolo, questa rappresentazione
dell’Annunciazione, scolpita e dipinta su legno di
fico, è una delle prime ad essere stata realizzata.
Dea Madre e prototipo babilonese
Vaso della dea Istar
AO 17000
Richelieu sala 3 vetrina 5 b (4)
Da Babilonia il culto della Madre con il Figlio
si diffuse fin capo al mondo.
Gli adoratori d’Istar la chiamavano Santa Vergine,
e la pregavano d’intercedere presso gli déi irritati.
Questo prototipo babilonese e la fonte del culto successivo delle dée-madri. Essenziale e onnipresente nella storia dell’uomo, esso costituisce uno dei temi più importanti che è al’origine delle religioni e delle civiltà A169