Gli annali di Sennacherib, iscritti a sua volta sul
Prisma dell’Istituto orientale di Chigago e sul Prisma
di Taylor conservati al British Museum, confermano che Ezechia pagò un pesante ‘tributo doro e d’argento’.
Si legge : “Riguardo ad [Ezechia] di Giuda, non si
era piegato sotto il mio giogo: 46 delle sue città,
io presi. Io lo chiusi a Gerusalemme, come un
uccello nella sua gabbia.”
“Sennacherib non impiega a proposito di Gerusalemme la formula ‘ l’assediai e la conquistai’ con la quale egli indica che s’impadronì con la forza di altre città di Giuda; significa riconoscere implicitamente che Gerusalemme non fu presa d’assalto. […]
È ‘l’Angelo di Yavhé’ che costrinse Sennacherib
alla ritirata sterminando una parte del suo esercito mentre il testo assiro non fa menzione di una qualunque epidemia.”
J.Briend e M.-J Seux, Testi del Medio-Oriente antico e storia di Israele |