essa è sostenuta da un’armatura di corde
in fibre intrecciate, oggi sparite,
ma di cui sussistono le impronte.
Questa statua neolitica d’ Aïn Ghazal, e le altre testimonianze di questo periodo, ci permettono d’intravedere la traccia di un culto degli antenati e anche la credenza di una forma di vita dopo la morte. - Genesi 3:4.
Non è dunque sorprendente di vede quale posto importante ha occupato il culto dei morti e il ruolo primordiale svolto da questi nella società umana a partire dalla sua comparsa iniziale.